Mi farebbe piacere...

Ciao e benvenuta/o in questo Blog. Mi piacerebbe tu esprimessi un pensiero sul mio mondo di colori. GRAZIE.

OSCILLARE

(Hermann Hesse) - "Già fin d'allora i sentimenti erano quelli che dovevano restare per sempre: l'incertezza del proprio valore, un continuo oscillare fra l'autostima e lo scoraggiamento, fra un idealismo al di sopra delle cose del mondo e un naturale appetito dei sensi, e come allora, anche cento volte più tardi ho visto quei tratti della mia natura talvolta come una spregevole malattia, talaltra come segno di merito."

lunedì 23 dicembre 2013

NATALE!


Nasce la luna dal monte - Acquerello 261113


 Natale 1943
 di
E' buio dentro di me,
ma presso di te c'è luce.
Sono solo,
ma tu non mi abbandoni.
Sono impaurito,
ma presso di te c'è aiuto.
Sono inquieto,
ma presso di te c'è pace.
In me c'è amarezza,
ma presso di te c'è pazienza.
Io non comprendo le tue vie,
ma tu conosci la mia via.

 
(Il mio Messaggio Augurale
con Parole di un Testimone
che insegna la Fede-Fiducia)

domenica 8 dicembre 2013

In cammino


Attraverso il bosco - Acquerello 25 e 261113
  
Dopo un percorso buio nel bosco,
ammutolito dal freddo della notte,
si avvicina il momento della luce.
Là, oltre gli alberi che si aprono alla valle,
su, verso le colline custodite nel bianco,
gli occhi ridenti immersi nei colori.

lunedì 25 novembre 2013

In Val Posina


In Val Posina - Acquerello 151113
cm. 45 x 31

Siamo usciti dal ristorante, insieme ai nostri cugini,
con l'intenzione di muovere qualche passo lungo la strada 
che si allontana da Posina e sale verso il Passo della Borcola.
Il Trentino è appena oltre e le montagne si alzano maestose 
a chiudere una valle che un tempo era popolosa 
e coltivata e custodita in decine di contrade. 
Sulla sinistra i contrafforti del maestoso Pasubio, 
tutto intorno i segni d'Autunno velati nell'ombra,
i colori del bosco, i prodotti dell'orto e dei fazzoletti di campo 
che ancora la gente ama tenere in vita non solo per nostalgia 
e tradizione, ma perchè i frutti di questa terra sono ambiti, 
conservano un sapore antico
che i più non conoscono o hanno dimenticato.

Le ciàcole che si rincorrono non impediscono allo sguardo 
di arrampicarsi su ogni più piccolo segno che trasmette
quel senso di Bellezza di cui si nutre in profondità lo spirito umano.
C'è bisogno di rimettere i piedi dentro la Natura, 
c'è bisogno di ritrovare quei tempi di fanciullezza 
in cui tutto poteva entrare a costruire solidamente
sentimenti di verità e di benessere, 
semplicemente attrraverso il contatto ripetuto 
con la realtà vivente, gli esseri e le cose.

Passavano i minuti e si continuava a salire, 
passo dopo passo, dolcemente e con gioia, 
si avvicinavano le contrà sparse, le poche case solitarie,
il cielo si tingeva di un rosato leggero, trasparente, caldo.
Il sogno era ancora ben vivo, 
il messaggio chiaro, l'animo rasserenato.
Si poteva tranquillamente invertire la marcia e... ringraziare!

martedì 5 novembre 2013

75

Risalendo la valle - Acquerello 271013
  
Il 5 Novembre ricorre l'anniversario di matrimonio
dei miei genitori, non può passare senza che io lo rammenti.
Era nel 1938, mentre per me e Cate l'anno è stato il 1975.
Ecco perchè il numero 75 si impone in questo post.
L'acquerello invece è frutto di un periodo in cui il cielo
è rimasto spesso coperto, il gioco delle nubi a ridosso dei monti
ha attirato di continuo la mia attenzione, ma soprattutto il colore
costantemente connotato da una vasta gamma di grigi 
in movimento mi ha fatto decidere per questo tentativo.
Chi conosce i miei cieli si troverà di fronte ad una novità,
lo è anche per me e devo aggiungere che sono felice
di aver accolto la sfida, per quanto il forte interesse 
che provavo nella mia insistita osservazione mi facesse capire
che in quel colore cangiante mi sarei trovato bene.
Sto già immaginando il paesaggio invernale, quel bianco di neve
che ogni anno subentra ai colori stupefacenti dell'autunno.
Accosto atmosfere che portano in sè desideri mai sopiti.

lunedì 28 ottobre 2013

E' solamente un paesaggio?


Paesaggio - Acquerello 251013

Non so ancora dare un titolo a questo paesaggio,
lo dicevo alla mia amica Elena appena un attimo fa,
lei mi confortava, sicura che un'opera può vivere
anche senza titolo come pure senza cornice.
Ed è così, perchè un numero indeterminato
di miei acquerelli è distribuito in vari punti della casa
e rimane là, invisibile, abbandonato in apparenza.
Eppure ogni opera è subito pronta a riprendersi un posto
 non appena l'attenzione su di lei diventa decisione
di restituirle il nome e la possibilità di comunicare.
Del resto io sento su di me la stessa incertezza:
se non entro in relazione e non comunico me stesso
posso dubitare perfino del mio senso di esistere.

martedì 15 ottobre 2013

Tra i giorni


Nebbiose Trasparenze - Acquerello 061013

Mi incammino distrattamente lungo la via che guarda a nord,
voglio uscire dal paese, allontanarmi dalle case e riappropriarmi
del rapporto intenso che desidero mantenere con la mia terra.
Ieri sera il vento freddo ha scacciato definitivamente 
la sensazione d'autunno lieve e umido che persisteva da giorni.
Sento intorno una calma strana, il silenzio sottolinea l'assenza
di persone, solo qualche auto si muove veloce e se ne va lontano.
Mi guardo intorno per cogliere le novità del bosco,
più in alto i monti invitano ad osservare i colori che li invadono,
non vedo ancora la straordinaria tavolozza di altri autunni,
credo che quest'anno sarà diverso anche in questa trasformazione
stagionale che mette ad alcuni malinconia e nostalgia d'estate.
Io mi lascio andare in libertà, posso fingere che esista solo il bello
che mi sta davanti e che cerco di fissare tra le pieghe dell'anima.
Verrà il momento in cui i colori vissuti dentro vorranno uscire
e potrò ancora rimanere stupito di fronte al mondo rinnovato
dallo spirito creativo che si manifesta in semplicità e con gioia.

martedì 1 ottobre 2013

Incontro all'Autunno


 In Val Posina - Acquerello 280913

Era di pomeriggio quel giorno d'Autunno di alcuni anni fa,
il cielo era coperto, mancava il sole, ma avevamo deciso, 
Cate ed io, di andare ugualmente in esplorazione. 
L'Autunno era pienamente padrone delle nostre vite, 
dalla nostra finestra aperta sul mondo potevamo controllare
come lungo i pendii montani i colori si stessero impossessando
di ogni singola realtà, per quanto piccola e normalmente invisibile.
Da tempo non percorrevamo la Val Posina oltre il vecchio paese,
eppure molti momenti belli ci avevano visti lassù, 
liberi e felici, fuori da un mondo scomparso definitivamente, 
insieme ai nostri amici di gioventù.

Il silenzio, che abitava i luoghi, teneva chiuse anche le nostre labbra,
con passo assorto salivamo la strada che punta al passo della Borcola,
ma la contrà che volevamo toccare era quella del Griso:
era stata spesso scossa dall'allegria di vite spensierate eppur consapevoli.
Guardarsi intorno era come immergersi in un impasto di colori,
per analogia o per contrasto la Natura esprimeva se stessa con enfasi,
sapeva bene che da lì a poco tutte le realtà vive che la compongono
sarebbero state avvolte dal grigiore invernale, dalle nebbie insistenti
e dal freddo pungente, là dove i monti si ergono a barriera e delineano il confine.
Mi ci rivedo attraverso le mie foto, ma porto impressa la netta sensazione
che senza un contatto vivo con questa meravigliosa Terra 
non sarà possibile mostrare che una labile e arrischiata parvenza 
di un Mondo unico, donatoci per incontenibile Amore
e da noi trascurato, abbandonato, a volte brutalmente abusato.

lunedì 16 settembre 2013

Mare d'Irlanda


Mare d'Irlanda - Acquerello 080910 

Domani arriva Sara, la nostra figlia + grande.
Resterà con noi per qualche giorno.
Non ci vediamo dal Natale dello scorso anno
e quindi l'aspettiamo con gioia.
Posto il particolare di un lavoro
ispirato da una delle sue tantissime foto
che raccontano dell'amore per una terra
che adesso costituisce la sua seconda Patria.

sabato 24 agosto 2013

Estate colorata a Condino


  In controluce...
 davanti alle finestre
che si aprono sulla valle


tra brevi scambi amichevoli

 nell'incanto naturale


di bellezza in bellezza
 e raccolti nel silenzio della notte
rischiarata dalla luna nascente.

 Posted by Picasa

domenica 18 agosto 2013

Giorni di Bagni Froy


L'estate tra i pini del bosco,
lontano da rumori molesti,
lungo sentieri di quiete
tagliati dai raggi del sole.
Pensieri interrotti dai suoni lievi
di una terra aspra, abitata solo
da esseri inconsapevoli e belli. 
Colori rinnovati di Vita vera.




lunedì 15 luglio 2013

CATE POPPINS

11 luglio 2013

Cate esprime tutta la sua gioia
mostrando il bellissimo disegno
- creato da Francesco appositamente per lei -
dopo aver ascoltato la formula di rito:
"... la proclamo Dottore in Scienze Psicologiche
dello Sviluppo e dell'Educazione".

lunedì 24 giugno 2013

Il giorno di Caterina



Cate saluta felice questo giorno
che vede il desiderato compimento 
del suo percorso di Studi.
La cosa più bella, per me e i nostri figli,
Sara, Paolo e Anna,
è semplicemente quella di condividere
e di dire il nostro grazie alla Vita.


venerdì 31 maggio 2013

Girovagando


Paesaggio - Acquerello 290513

Mi muovevo con le idee piuttosto chiare,
mentre il pomeriggio scorreva senza fretta,
ma restavo nel vuoto di una stanza silenziosa.
Ai colori che sentivo dentro mi sono affidato.
Con passo leggero ho superato gli ultimi cespugli
e guardando a ponente ho sentito forte il desiderio
di oltrepassare le dolci colline fin oltre l'orizzonte.
Dovevo avvicinarmi al cielo e lasciarmi prendere
dal bisogno di tormentarlo, di metterlo alla prova.
E la sua pazienza, ancora una volta, ha vinto!

"...
la terra finisce e là comincia il cielo
..."

venerdì 17 maggio 2013

Prima del temporale

Prima del temporale - Acquerello 170513

Mi son portato dentro, in questi giorni,
la straordinaria visione del tramonto di domenica.
La luce sul Toraro e la pioggia oltre il Cimone
mi indicavano chiaramente che il cielo crepuscolare
avrebbe assunto forme e colori eccezionali.
Ho scattato diverse foto mentre la pioggia scrosciava
e l'arcobaleno rinasceva a chiudere la valle.
Stasera prima di cena non ho potuto trattenermi,
gli spaghetti in cottura ne han pagato le conseguenze
ma in certi casi alla pancia si deve premettere altro.

lunedì 6 maggio 2013

Oriente - Kamakura



Oggi meritano spazio due foto di mio figlio
che mostra un aspetto del suo nuovo mondo.

Kamakura (鎌倉?) è una città della prefettura di Kanagawa, in Giappone, circa 50 km a Sud-Sud-Ovest di Tokyo, alla quale è collegata dalla linea ferroviaria di Yokosuka.
È circondata da montagne su tre lati, mentre il quarto si apre sulla baia di Sagami; questo la rende una fortezza naturale, e per questo motivo durante il periodo Heian fu il capoluogo della regione del Kantō, e successivamente gli shōgun del clan Minamoto vi posero la propria capitale durante l'epoca che prese appunto il nome di periodo Kamakura.


Kamakura è oggi principalmente nota per i suoi templi e altari. Il tempio Kōtoku-in è particolarmente famoso per la grande statua di bronzo di Amida Buddha (Daibutsu), famosa in tutto il Paese. Uno tsunami nel XV secolo distrusse il tempio che la ospitava, ma la statua resistette e da allora si trova all'aperto.
Nella città si trovano anche le tombe di Minamoto no Yoritomo e Hōjō Masako.
Kamakura è anche popolare d'estate per la sua spiaggia lunga circa 2 km. Essa prende due nomi diversi, Yuigahama Beach a ovest e Zaimokuza Beach a est, dai due centri di Yuigahama e Zaimokuza che costeggia. La città è ben fornita di ristoranti e altre attività legate all'artigianato e al turismo. 

venerdì 15 marzo 2013

Gestualità

Intreccio - Acquerello 140313

  Ieri sera, mentre si chiacchierava tra amici,
il passare dalle parole alla gestualità
è stato semplicemente l'esito scontato
di una oggettiva difficoltà che le parole
hanno nel momento in cui il loro uso
per spiegare qualcosa si rivela debole, fragile.
Allora il ricorso ai colori e all'azione pittorica
diviene obbligatorio per non 'tradire' il senso
che la pittura e l'Arte in generale pretendono:
DIRE LA VERITA'.
Nel breve tempo di alcuni minuti
l'opera che via via si sviluppa sulla carta
contiene messaggi assolutamente precari,
è così che tutto è in continuo movimento,
il pittore e il dipinto in formazione.


Ci voleva un video...
ci accontentiamo di due foto.

 L'action painting (letteralmente pittura d'azione) a volte chiamata astrazione gestuale oppure espressionismo astratto, è uno stile di pittura nella quale il colore viene fatto gocciolare spontaneamente, lanciato o macchiato sulle tele, invece che applicato con attenzione. L'opera che ne risulta enfatizza l'atto fisico della pittura stessa.
Lo stile si diffuse negli anni quaranta e nei sessanta, ed è strettamente associato con l'espressionismo astratto (alcuni critici hanno usato i termini action painting e espressionismo astratto in modo intercambiabile). Una minima comparazione è spesso tracciata tra l'action painting americana e il tachisme francese.
Il termine venne coniato dal critico americano Harold Rosenberg nel 1952, e segnalava un maggior cambiamento nella prospettiva estetica dei pittori e dei critici della Scuola di New York. Mentre espressionisti astratti come Jackson Pollock e Willem de Kooning sono stati a lungo schietti nella loro visione di una pittura come un'arena all'interno della quale venire a patti con l'atto della creazione, i primi critici favorevoli alla loro causa come Clement Greenberg, si focalizzarono sull'oggettività delle loro opere. Per Greenberg, era la fisicità delle superfici coagulate e incrostate d'olio dei dipinti la chiave per comprenderli come documenti della lotta esistenziale degli artisti.
La critica di Rosenberg cambiò l'enfasi dall'oggetto alla lotta stessa, essendo il dipinto finito solo la manifestazione fisica, una specie di residuo, del lavoro effettivo dell'arte, che era nell'atto del processo della creazione del dipinto.
Nelle due successive decadi, la ridefinizione di Rosenberg dell'arte come un atto piuttosto che come un oggetto, come un processo piuttosto che un prodotto, era influente, e condusse alla formazione di numerosi movimenti artistici maggiori dagli Happening e Fluxus alla Conceptual e Earth Art

venerdì 22 febbraio 2013

Dentro e fuori


Alberi - Acquerello 220213

Che strana giornata quella di oggi,
la neve si fa vedere di continuo
dal primo pomeriggio, dopo che
il sole timido del mattino
era riuscito a scioglierne
una buona parte.
Ieri sera ero sceso a spazzare la corte
e pure stamane, prima che Cate partisse,
ho tolto all'Opel il suo fardello bianco.

L'incertezza del tempo ci ha incuriositi
anche durante le nostre solite ciàcole del 'doposcuola',
ma è stata la telefonata di Elena
a farmi ritornare dentro la voglia dei colori.
La sua descrizione del paesaggio
che stava osservando da un passaggio
a Ovest della valle ha mosso sensazioni
e immagini che son finite presto sulla carta.
L'atmosfera è contenuta per merito del bianco,
così intenso in questi giorni, insolito,
come del resto la composizione dei fiocchi
che sembravano imbevuti d'acqua
e invece son volati via in leggerezza
sul ritmo delle mie 'spazzate'.

Adesso, nel buio della notte 
schiarita appena dal lampione,
si è fatta vedere persino la luna,
ma i fiocchi continuano a volare,
lentamente, tranquilli, pacifici.
Un mistero il bianco,
un mistero la luce,
un mistero la pace.
E... grazie ai colori!

venerdì 15 febbraio 2013

Il richiamo della luce

Lo sguardo si perde nella luce - Acquerello 130213

Nessuna barriera 
riuscirà ad impedire 
allo sguardo 
incantato
di perdersi là 
dentro la Luce
che sfolgorante
inonda il cielo
e tutto riempie
di beatitudine.

venerdì 8 febbraio 2013

VIVERE O NIENTE


 Paesaggio innevato - Acquerello 150113

VIVERE O NIENTE
(Vasco)

Rivelerò
Cose che nessuno sa di me
E lo farò
Solo perché tu non sai com'è
Brividi
Sento quando guardo
I lividi
Che han lasciato segni dentro
Io non ho voglia più di fare finta
che
Che vada tutto bene solo perché “è”
Guardami
Io sono qui
E te lo voglio urlare
Io sto male
Vivere o niente
In fondo poi nemmeno sai perché
Solo ti muovi
Dentro questo spazio tempo e
Lividi
Vedi i tuoi ricordi
Brividi
Quando senti che sono già morti 

Io non ho voglia più di fare finta
...

Metto il testo della canzone di Vasco
che ho appena ascoltato, è forte
come del resto molte delle sue canzoni.
Il titolo dice già tutto, ci accosto
semplicemente un luogo di fantasia. 

giovedì 24 gennaio 2013

Palestra


Tramonto sui colli - Acquerello 240113

Ieri pomeriggio mi son concesso un tempo per i colori,
piuttosto a lungo ho messo e tolto poi è stato il buio a prevalere.
Oggi ho girato il foglio per trovare la libertà che serve
e perchè credo per esperienza che 'repetita iuvant'.
Metto quindi parole che sanno di palestra, un concetto forte,
indispensabile per chi crede che valga la pena
di accogliere ogni singola realtà come segno e possibilità.
"La palestra rappresenta un’assunzione di responsabilità
verso noi stessi: puoi trascorrere i tuoi giorni
lamentandoti o puoi acquisire la proprietà di ciò
che ti sembra bello e di ciò che ti appare vero. 
Ma che significa fare palestra? Per spiegarlo dico sempre
che bisogna seguire, per analogia, l’immagine
e l’idea della palestra vera e propria: c’è un luogo,
ci sono degli attrezzi, c’è una sequenza di gesti 
da compiere, aumentando giorno per giorno la quantità
o l’intensità di ciò che facciamo. E ci sono i
giorni neri, quelli in cui ci prende il fiatone e non si
combina niente e ci assale la sensazione che stiamo
peggiorando. Chi va in palestra sa che succede
anche questo e non se ne fa un problema.
Se c’è una cosa nella vita che ti piace o in cui 
hai cominciato a credere, sappi che, esercitandola,
quella cosa diventa parte di te.

Ma c’è un altro aspetto su cui vorrei porre la tua attenzione: 
gli esseri umani diventano ciò che ripetono più spesso. 
Quindi ti chiedo: tu cosa ripeti
più spesso nelle tue giornate? Che cosa custodisci
e coltivi nel tuo cuore? Sappi che cresce e si radica
in te la cosa su cui fai palestra quotidiana.
Puoi non esserne consapevole e in questo caso
potresti davvero correre dei rischi. O sai cosa ti
preme nella vita e lo eserciti tutti i giorni, oppure
potresti stare a coltivare cose velenose per te, cose
che potrebbero danneggiarti. Non è in gioco la
domanda se fai palestra o no, perché qualcosa comunque
stai esercitando, è inevitabile. è in gioco la domanda 
che ti ho posto e che mi debbo porre;
a che cosa dedichiamo più tempo, più attenzione, più pensiero?
... 
Anche le cose negative possono aver valore e significato per noi. 
E possono anche farci crescere.
Ma contengono un problema con cui bisogna fare i conti: 
hanno un’energia più forte delle altre, 
che a volte ci cattura, a volte perfino ci affascina. 
Se fai palestra su quelle, rischi davvero di addestrare 
ciò che temi e di potenziare ciò che ti distrugge.
Osserva la cosa su cui ogni giorno fai palestra,
chiediti se è quello che vuoi e se rappresenta 
per te ciò per cui vale la pena vivere."
(Pier Luigi Ricci)

martedì 15 gennaio 2013

Il tempo della cura

Alberi spogli - Acquerello 2005

Esiste un tempo, in quelle che chiamiamo
“stagioni morte”, in cui tutto sembra tacito e quieto, 
tanto quieto da farci pensare al nulla ed alla morte. 
Guardate ad esempio gli alberi d’inverno,
nudi e scheletrici o il seme che abbiamo
appena piantato, ingoiato dalla terra. 
Tutto appare silenzioso e finito. 
Eppure, in qualche parte invisibile e nascosta, 
qualcosa freme e nell’intima 
profondità della terra la vita si prepara.
...  Il tempo della cura.
Un tempo fatto soprattutto di gesti umili, 
come quelli della terra che culla il suo seme, 
scaldandolo e dandogli nutrimento, riparandolo 
dal gelo e dal becco avido degli uccelli; 
un tempo fatto di minuzie che sembrano banali, 
ma che proteggono la vita; un tempo silenzioso,
paziente, discreto come quello della linfa 
che lentamente sale verso i rami.
Agli occhi di chi ha fretta, di chi non conosce 
la scarna sapienza del travaglio, 
questo può sembrare un tempo senza senso, 
inutile come uno sterile accanirsi, 
eppure proprio allora e grazie a questa cura 
aiutiamo la vita a crescere. 
E la vita nasce sempre da un gesto d’amore. 

(Il tempo della cura
di Maria Teresa Abignente)

mercoledì 9 gennaio 2013

NASCERE DI NUOVO

 Spazi nevosi - Acquerello 231112

C’è un modo meraviglioso per nascere di nuovo:
è fare in modo che qualcun altro lo possa fare.
Se, pur dentro ad un mare di difficoltà e di paure,
provi almeno per qualche momento
a guardare fuori di te e ad occuparti di qualcuno, 
ti accade una cosa meravigliosa:
rinasce da dentro l’energia, 
ti risenti vivo e presente, 
torni a camminare. 
È il miracolo della natura umana, 
è un segreto e una chiave sconvolgente,
è quel calore che fa nuove tutte le cose.
In assoluto questa 
è la strada maestra 
che porta verso la vita. 

 (Pier Luigi Ricci)

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