Mi farebbe piacere...

Ciao e benvenuta/o in questo Blog. Mi piacerebbe tu esprimessi un pensiero sul mio mondo di colori. GRAZIE.

OSCILLARE

(Hermann Hesse) - "Già fin d'allora i sentimenti erano quelli che dovevano restare per sempre: l'incertezza del proprio valore, un continuo oscillare fra l'autostima e lo scoraggiamento, fra un idealismo al di sopra delle cose del mondo e un naturale appetito dei sensi, e come allora, anche cento volte più tardi ho visto quei tratti della mia natura talvolta come una spregevole malattia, talaltra come segno di merito."

lunedì 22 novembre 2010

In volo

Due gabbiani in volo - Acquerello 221110

Oggi non ho potuto resistere
al desiderio di affidarmi ai colori
per provare l'ebbrezza del volo.
Lo dovevo a me stesso
ma anche ai troppi cui viene impedito,
ad altri che ne stanno scoprendo il senso
e sono vicini ad assecondarne il richiamo.
A quanti sono trattenuti a terra con la forza,
a chi è stato spietatamente ucciso
per impedire che l'ideale di un volo
possibile verso Nuove Frontiere
fosse compreso e seguito.

23 nov. ore 10.39
Altre volte non ho saputo resistere
e rispettare un particolare momento creativo.
E' successo anche stamane:
loro due sono lì beati nel cielo
ed io intervengo a 'rompere'!
Di questo tra amici discutiamo spesso:
di quanto sia importante sapersi interrompere,
di come invece si possa-deva anche procedere.
Del resto di fronte a qualsiasi scelta
il rischio è sempre presente,
la vita ce lo insegna senza stancarsi.

Due gabbiani in volo - Acquerello 22-231110

venerdì 5 novembre 2010

Dopo la pioggia

Pomeriggio in montagna - Acquerello 031110

Quelli appena trascorsi sono stati giorni importanti passati per lo più in casa. Il cattivo tempo purtroppo l'ha fatta da padrone provocando gravi disagi e notevoli danni, ha fatto male all'ambiente e alle persone. Le immagini della tv sono state esplicite, penso che un po' tutti le abbiamo seguite con apprensione e dispiacere. Spesso abbiamo ascoltato anche la condanna verso chi non fa prevenzione e rimane troppo lontano o addirittura assente; le parole sono state dure sulle bocche di molta gente.
Per noi della valle il ricordo del 1966 è rinato dentro con forza, in quell'inizio di Novembre i giorni di pioggia sembravano non finire mai. Ma allora io ero studente a Padova e la notizia dell'alluvione l'ho ricevuta dalla mia mamma, per lettera. Ho visto solo più tardi, a Natale, il disastro provocato dall'impeto furioso dell'acqua.
Ripensavo ad allora il pomeriggio dell'altro giorno e mi è venuto spontaneo posare sulla tavoletta un foglio bianco per ritornare con gentilezza, senza rancore, alle mie montagne, osservarle nella presente serenità velata, 'copiarle' con simpatia e in libertà per come le sentivo parlarmi in quel momento.
Dalla mia 'postazione' sul bancone della cucina mi basta girare lo sguardo appena e attraverso la finestra che mi mostra aspetti e luci mutevoli del mio piccolo mondo posso trarre tutta l'ispirazione che desidero. Le meraviglie della natura sono lì, silenziose e disponibili, ancora colorate d'autunno.

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