Mi farebbe piacere...

Ciao e benvenuta/o in questo Blog. Mi piacerebbe tu esprimessi un pensiero sul mio mondo di colori. GRAZIE.

OSCILLARE

(Hermann Hesse) - "Già fin d'allora i sentimenti erano quelli che dovevano restare per sempre: l'incertezza del proprio valore, un continuo oscillare fra l'autostima e lo scoraggiamento, fra un idealismo al di sopra delle cose del mondo e un naturale appetito dei sensi, e come allora, anche cento volte più tardi ho visto quei tratti della mia natura talvolta come una spregevole malattia, talaltra come segno di merito."

domenica 23 dicembre 2018

Arrivederci Autunno


2018 Autunno nel bosco - Acquerello

Un autunno come quello di quest'anno credo ce lo ricorderemo in molti, purtroppo anche, e forse soprattutto, per l'inferno che si è scatenato su molti luoghi della Montagna Veneta a fine ottobre. E' bello tuttavia sentire e vedere come moltissime persone e associazioni ed Enti siano fortemente determinati a porre riparo quanto prima al disastro accaduto.
Mi soffermo ora comunque sulla bellezza di una stagione che si esalta ogni anno donandoci una tavolozza di colori a dir poco incredibili. Perché sono convinto da sempre - ne sto facendo tuttora esperienza - che la via della Bellezza può essere per tutti un cammino non solo meraviglioso ma anche salvifico. E' stata la foto dell'amico blogger Alex di Rovereto, che mi ha sollecitato fortemente, l'ho sentita immediatamente in sintonia con la mia visione del bosco autunnale, quando tinte e toni cambiano in continuazione fino a costruire un insieme sconosciuto alle altre stagioni. Saluto così la stagione più vicina alla mia indole di colorista, le do il mio arrivederci affettuoso con la speranza che altri stimoli mi permettano di rimanere in contatto con lo spirito creativo cui sono debitore consapevole, anche se a volte distratto e un po' ingrato. Ci sono periodi in cui purtroppo non riusciamo a rispondere in modo adeguato e con riconoscenza ai doni che la Vita ci offre. Fondamentale tuttavia è non perdere la speranza e voler credere che il "nostro cammino" è lì che ci aspetta, sempre!

sabato 15 dicembre 2018

Colori d'acqua


2018 Il torrente Posina - Acquerello

Sono trascorsi più di 10 anni dall'ultima volta
in cui ho percorso la vecchia Strada degli Stancari che collegava il nostro territorio con la Val Posina prima della costruzione dell'attuale strada provinciale. Avevo scattato allora
qualche foto, una è diventata motivo per confrontarmi con un tema (corsi d'acqua) 
che affronto molto raramente.
#landscape #acquerello

giovedì 6 dicembre 2018

Colori del silenzio


2018 Tramonto in montagna - Acquerello

Mi soffermo volentieri per incontrare parole che arrivano da lontano.
Mi piace raccogliere la riflessione che su di esse viene fatta da chi studia
da una vita per comprendere e per condividere poi la conoscenza.
In questo tempo, in particolare, trovo che sia necessario ascoltare
con attenzione e mettere a confronto le parole con la realtà attuale.


"Il silenzio è mitezza quando non rispondi alle offese e lasci a Dio la tua difesa. Il silenzio è pazienza, quando soffri senza lamentarti, non cerchi consolazioni umane, attendi che il seme germogli. Il silenzio è umiltà, quando taci per lasciar emergere i fratelli e lasci ad altri la gloria dell'impresa. Il silenzio è fede quando non cerchi comprensione e rinunci alla gloria personale perché ti basta essere conosciuto da Dio." 
Così scriveva nel 1581 s. Giovanni della Croce, grande mistico e scrittore spagnolo. Il suo canto del silenzio ovviamente ben si coniuga con la «mistica» che - come nella parola «mistero» - ha alla radice un verbo greco che significa «tacere».
Vorrei porre l'accento sui «colori» del silenzio che il santo riesce a far brillare. C'è innanzitutto la mitezza che emerge dal tacere le risposte acri, sarcastiche, vendicative. C'è la pazienza che affiora dal reprimere il lamento emesso per ottenere comprensione e per diventare il centro dell'attenzione dell'altro. Soffrire in silenzio è affidare solo a Dio il proprio dolore sapendo che egli «le nostre lacrime nell'otre suo raccoglie, scrivendole poi nel suo libro» (Salmo 56, 9). Il silenzio è anche il grembo dell'umiltà perché il prepotente ha sempre una parola in più degli altri e il superbo fa rimbombare la sua voce in modo stentoreo così che essa domini e riveli la grandezza di chi la emette. E, infine, la fede è silenziosa perché è intimità con Dio. Ed è bellissima la frase, di sapore paolino (leggi Galati 4, 9), con cui Giovanni della Croce conclude la sua lode del silenzio: «Ci basta essere conosciuti da Dio!».

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