2010 Dopo il vento della notte (part.)
Osservo sempre con attenzione tutto quanto mi circonda,
esco volentieri dalla mia mente, abbandono senza rimpianti
i miei pensieri vecchi, soprattutto quelli che accompagnano
i momenti meno facili in cui ognuno, lungo il percorso della vita,
è costretto ad imbattersi e di conseguenza deve affrontare.
Uscire si può, anzi è fortemente consigliato dai molti studiosi
che generosamente mettono a nostra disposizione le conoscenze
acquisite nel tempo con grande impegno, fatica e... incomprensioni.
Osservo e ascolto, perchè nel silenzio della stagione autunnale,
ai margini del bosco che sta velocemente spogliandosi dei colori,
con il vento freddo e dispettoso del nord che schiaffeggia la valle,
le voci che sussurrano e i rumori sommessi costruiscono via via
un'armonia sonora naturale che è impossibile descrivere.
E' quello che capita con i colori, un conto è parlarne e spiegare,
un conto è prendere in mano il pennello e affidarsi all'intuito.
Io posso ancora dipingere, grazie a Dio, ma ho anche l'opportunità
di accompagnare gli amici che sono con me da anni e chi desideri
concedersi la gioia della ricerca pittorica con la tecnica dell'acquerello.
Il bosco sa entrare nel silenzio, anch'io spesso lascio cadere le parole.
Se la musica è la più alta e completa espressione dell'animo umano,
la pittura si avvicina moltissimo all'arte musicale, entrambe sanno
offrire a chi le frequenta una visione di luce, uno spiraglio di paradiso.