Mi farebbe piacere...

Ciao e benvenuta/o in questo Blog. Mi piacerebbe tu esprimessi un pensiero sul mio mondo di colori. GRAZIE.

OSCILLARE

(Hermann Hesse) - "Già fin d'allora i sentimenti erano quelli che dovevano restare per sempre: l'incertezza del proprio valore, un continuo oscillare fra l'autostima e lo scoraggiamento, fra un idealismo al di sopra delle cose del mondo e un naturale appetito dei sensi, e come allora, anche cento volte più tardi ho visto quei tratti della mia natura talvolta come una spregevole malattia, talaltra come segno di merito."

domenica 30 dicembre 2012

Inverno


Inverno - Acquerello 261112 part.

Veloci passano i giorni,
Natale sembra già dimenticato
mentre il Vecchio Anno cede al Nuovo.
Rimane l'Inverno e per questo
mi piace riprendere parole
che lo raccontano con il cuore.


Mario Rigoni Stern - "Stagioni"
Riflessioni raccolte in occasione di un incontro pubblico.

Inverno

L’inverno è il momento della riflessione, 
ma anche il momento della sofferenza
specialmente per chi ha tanti anni e ha memorie lontane: 
quante case, ad esempio, non avevano il riscaldamento?
È anche l’inverno della guerra.
E l’inverno della guerra si riempie di memorie.
L’inverno porta con sé anche le memorie della neve, le grandi sciate.
 

È il momento delle riflessioni della vecchiaia
e anche la gioia dei bambini quando arriva la prima neve
che, con la bocca aperta guardando il cielo,
s’impegnano a raccogliere i fiocchi che scendono. 
L’inverno è anche una tavola grande,
dove si sta in tanti e un fuoco che brucia per scaldare.  
È la stagione fatta per leggere
anche se oggi la televisione sostituisce in parte
questa abitudine oltre a quella del racconto –
non ci sono più né la nonna, né gli anziani che narrano storie vissute, 
sostituiti dalla televisione che racconta storie banali e false.
Se ci guardiamo intorno, noi anziani
ancora vediamo la nostra fanciullezza:
le capriole, le corse nella neve, il freddo, il gelo
non importava nulla e si viveva,
mentre la fantasia navigava in modo leggero e si caricava di mistero.
In questi anni abbiamo perso tanto.
Non sappiamo più vivere l’inverno come si viveva una volta.
Forse la colpa è dei termosifoni e dell’aria condizionata
che ci ha fatto perdere il gusto del passare delle stagioni.
Pensate al focolare, in una cucina di montagna qualsiasi
(non occorre essere in una famiglia ricca):
in tutte le case solitamente c’era almeno un libro dell’infanzia,
e ci si metteva vicino al fuoco per leggere e parlare… 
L’inverno vissuto in un’altra maniera:  
quale dei due scegliere?
Certamente è una tradizione che va recuperata, quella della lettura,
anche senza il fuoco, ma pensate che tristezza non avere più il fuoco!
Il fuoco è una grande compagnia.
 Ricordo una notte in Germania, era inverno: che meraviglia!
Che silenzio! Un cielo pieno di stelle!
Si erano spente tutte le luci e sembrava d’essere tornati indietro
non di cinquant’anni, ma di settanta/ottanta. 
 Nella vostra vita vi auguro almeno un blackout
in una notte limpida!

lunedì 24 dicembre 2012

BUON NATALE



Un augurio sincero a tutti gli amici
che frequentano questo spazio
e lasciano segni che riscaldano il cuore.
Alle persone che passano di qua
e si concedono una breve pausa,
trattenute dal fascino dei colori.
Alle persone che desiderano
semplicemente vivere in serenità,
a quanti non trovano pace,
a chi non rinuncia a cercare
il senso delle cose e della Vita.
Soprattutto a chi soffre in solitudine,
affinchè Qualcuno si avvicini
portando in dono quel soffio nuovo
sufficiente per ricominciare a respirare.


Improvviso il tramonto di ieri
ha cambiato il colore della sala
dove stavo addobbando l'albero.
Una luce così intensa e avvolgente
l'accolgo come stimolo, 
per un'attesa ricostruita 
nella speranza e nella fiducia.

giovedì 6 dicembre 2012

Solitario inverno

 Lungo il sentiero - Acquerello 051212

Non mi va di rimanere rinchiuso in casa
quando i segni del tempo mi raccontano
con particolari forti che la neve è vicina.
Esco  nella penombra del primo pomeriggio,
osservo il cielo che si mostra nel suo manto grigio
scosso dal vento che arriva a tratti, duro,
a ravvivare dentro immagini di tempi lontani.
Il paese è deserto, avvolto dal silenzio dell'attesa,
e mentre il pettirosso saltella tra i rami del mirto
un grosso gatto sornione aspetta di capire
di quale tinta sia il mio umore.
Passi veloci mi portano fuori dal Centro,
le case, sempre le stesse, sono oggi dipinte
solo dal freddo inverno che incalza.
Il bosco ha ceduto i colori autunnali,
le foglie accumulate riparano la terra,
uccelli scuri passano, isolati o tra amici,
sono del tutto liberi e indifferenti al mondo.
Ma lungo il sentiero che si apre all'ovest
la bianca radura si fa colorare dai toni densi
di un tramonto insolito, vivo nell'orizzonte.

venerdì 23 novembre 2012

Amici fiori


 Fiori dell'orto - Acquerello 181112

Ci si muove d'estate verso i luoghi di vacanza,
si fanno viaggi che portano in terre sconosciute
o semplicemente permettono di ripetere percorsi
che sanno ancora trasmettere emozioni forti,
come fosse sempre la prima volta.
Quando arrivo vicino agli orti di montagna,
che sia in Alto Adige-Sudtirol o nel Trentino,
ancora mi stupisco della passione con cui le persone
coltivano gli orti così come me li ricordo io
quand'ero bambino e aiutavo i miei in piccoli lavoretti.
In particolare mi piacciono i fiori che qui da noi
sono ormai del tutto scomparsi - insieme a molti orti -
e che ridonano immediatamente il senso di un tempo
in cui la vita scorreva faticosa ma serena
lungo i colori splendidi delle diverse stagioni.
Sono zinnie, dalie, gladioli, settembrini
e altri ancora di cui non conosco il nome.
Nella domenica di San Martino sono stati con noi
Regina e Paolo, il loro dono è stata una nuvola gialla fiorita.
Alfredo ci ha raggiunti più tardi dopo una verifica in città
sulle possibili conseguenze della piena del Bacchiglione.
Era con noi anche Anna e tutti sono arrivati in Biblioteca
nel pomeriggio per ammirare la collettiva del gruppo.
I fiori cui mi sono ispirato sono ancora coltivati con amore.

mercoledì 14 novembre 2012

Bosco d'autunno

Pomeriggio d'Autunno - Acquerello 081112


Bosco d'autunno
 
Ha messo chiome il bosco d'autunno.
Vi dominano buio, sogno e quiete.
Né scoiattoli, né civette o picchi
lo destano dal sogno.
E il sole pei sentieri dell'autunno
entrando dentro quando cala il giorno
si guarda intorno bieco con timore
cercando in esso trappole nascoste.

(B. Pasternak)

mercoledì 7 novembre 2012

Ever ready (Come una foglia)


Autunno - Acquerello 041112


«Sono stato educato nel cristianesimo, non dico più puro, 
ma più tradizionale, più convenzionale, più rigido del mio tempo
 e in quella parte del mondo – India, Kerala – 
dove è stato il più solido, rigido, bello, cattivo, non lo so. 
Sono stato educato in questa prima parte della mia vita
 con la presenza discreta di mio padre
 e la tolleranza e l’apertura di mia madre.
 
Mi sono sempre chiesto cosa volevo e dovevo fare. 
Fino a che, dopo tanto tormento, 
ho pensato che non era affar mio decidere: 
ogni decisione è una scissione, è un taglio.
Ma io non volevo tagliare niente. 
Mi volevo mantenere a disposizione, 
ever ready, sempre pronto
Insomma ho deciso di lasciarmi portare 
un po’ come una foglia dallo Spirito 
o, se volete, dal vento.
Niente volontà, ma disarmata consegna di sé. 
Lasciarmi guidare o, per parlare in termini più comprensibili: 
non mettere ostacoli allo Spirito, al vento.
E allora, quanto meno peso uno ha e… più vola. 
Lasciarti portare e, anche se cadi, non ti fai male; 
come una foglia: non capita niente! 
Ho sempre sentito la spinta a mantenermi 
a disposizione di una vocazione, una chiamata.
Facevo silenzio, aspettavo e… 
non sentivo nessuna chiamata, eccetto questa:
di rimanere sempre disposto alla chiamata. Nient’altro». 

(Panikkar)

Autunno - Acquerello 041112 part.

martedì 30 ottobre 2012

Colori d'Autunno


Schiarita pomeridiana - Acquerello 291012

In questo periodo uno dei libri
che sto rileggendo è "La sapienza di un povero".
P.Andrea lo cita spesso nel suo ultimo libro
"Parole dal silenzio" e quindi ho pensato bene
di rimettere lo sguardo tra quelle righe.
Leclerc, l'autore, si serve molto del paesaggio
per accompagnare lo stato d'animo di S.Francesco.
Alcuni passi sono così incisivi da riuscire
a trasmettere con chiarezza le immagini che descrivono.


Il mio acquerello si ispira, senza altro pretendere,
a queste righe:

Laggiù, al di sopra dei monti, 
il sole tramontava lentamente.
I suoi raggi dardeggiavano il bosco 
nel cui folto camminava Francesco.
La foresta era trafitta da grandi strisce di luce.
Gli alberi navigavano in un vapore luminoso.
Regnava per ogni dove una gran pace.
Taceva ogni soffio di vento.
L'ora era maestosa e serena.
 (Éloi Leclerc)

giovedì 11 ottobre 2012

La via della pace

Arquà Petrarca - Acquerello 111012

In un certo senso questa di oggi è un'opera
che desidero collegare al tema della fede.
Affidarsi non è mai facile, spesso impossibile.
E tuttavia Qualcuno ci dona un messaggio
senza il quale credo che a moltissime persone
verrebbe a mancare la luce che rischiara la via.
Quando si comincia un lavoro
non si sa bene come procederà
e come si arriverà al termine.
Si va per intuizioni e tentativi,
anche quando si copia,
perchè la realtà esterna è una,
quella interiore è in divenire
la realizzazione è una creatura nuova.

 
Arriva sempre il momento in cui
ci si deve lasciar andare...
un po' è come perdere il controllo.
Allora forse potrà nascere davvero
una rinnovata verità, se stessa e basta,
libera e messaggera di serenità, di pace.

giovedì 27 settembre 2012

Autunno si presenta

Paesaggio - Acquerello 230812

Autunno si presenta e non si fa scrupolo
di mostrare la sua diversità, sa rischiare
di non essere capito, magari rifiutato.
Molti  lo sentono infatti, quasi con rabbia,
come la fine del tempo forte dell'estate, 
sole, vacanze, viaggi, incontri, vita intensa,
senso di liberazione e di esperienze rinnovate.
Per altri rappresenta invece il momento
del rientro, del ritorno a casa, della quiete
che ridona il quotidiano, così a volte vilipeso,
quando è semplicemente la normalità di cui
ci nutriamo abbondantemente lungo il cammino.
Ordinario diviene allora il tempo, ma non perde
per questo la sua straordinaria potenzialità, anzi.
Da lì, da quello che scalino dopo scalino
tentiamo di realizzare - con la fatica che comporta -
è possibile diventare buoni e consapevoli testimoni 
di un presente che chiede di essere accolto
come dono inaspettato, prezioso, ulteriore passo
verso la individuazione di un sè vero, sincero,
così misterioso, così intensamente desiderato.
E... quando il suo volto gronda sofferenza?

giovedì 13 settembre 2012

Bagni Froy continua...

  











Sempre mi stupisco nell'osservare la serenità e la spontaneità con cui i bambini si esprimono nei colori. Da loro noi adulti dovremmo imparare ad accogliere con gioia, semplicemente, ciò che il nostro spirito creativo ci suggerisce e... ringraziare!




 
  







Il falò del venerdì sera illumina
la scena di uno spazio e di un'esperienza
che raramente ormai ci permettiamo
di vivere e condividere.

Grazie allora agli Amici di Bagni Froy,
che continuano instancabilmente
ad offrire a noi un'opportunità così preziosa.

martedì 4 settembre 2012

Omaggio a Nino

Mea sponte
di
Nino Rosso

Se è mia la 'colpa'
per i suoi puri colori
allora mi prendo la libertà
di pubblicare un'opera di Nino.
L'ho costretto a subire la mia presenza
mentre la sua nuova creatura prendeva forma
lassù a Bagni Froy nella stanza dedicata ai colori.
Il suo grazie spontaneo e felice è stato farmene dono.

lunedì 4 giugno 2012

Voltati verso la vita


Mattino in contrà - Acquerello 260512

Un nuovo giorno.
Ed è come se la tua vita,
quella che conosci,
avesse cambiato colori.
Sei chiamato - Subito
a una nuova coscienza.
Allora anche il luogo
dove da anni trascorrono,
belli o brutti, i tuoi giorni
 diventa altro - Improvviso.
Ti guardi intorno
e ti vedi - vivi Altrove.
 *
"Voltati verso la vita, compagno,
perchè te ne venga dato
ancora un tratto.
E fa' quello che puoi."

(M.Bellet: Il corpo alla prova)

sabato 19 maggio 2012

Uno sguardo aperto

Girasole - Acquerello 190512
su base dipinta da Giliola

Anche oggi siamo chiamati a non abbassare lo sguardo
di fronte ad una violenza impossibile da giustificare.
Penso allora a parole intinte di tenerezza,
l'unica forza con cui si può abbattere una spirale di terrore
che sembra riaprirsi ad ogni passaggio difficile.

 “Come ha detto Simone Weil, sappiamo che la forza schiaccia
 con la stessa implacabilità con cui ubriaca
chi la possiede o crede di possederla. 
Nessuno possiede veramente la tenerezza. 
La nostra virtù consiste nel guardare in viso l’ecatombe
 che ci circonda senza lasciarci intimorire dal terrore
 né rimanere sedotti dal miraggio della guerra”

Carlos L.Restrepo: Il diritto alla tenerezza

domenica 13 maggio 2012

Un fiore dedicato

Peonia - Acquerello 120512
 
Dedico questo fiore, vissuto ieri con gioia,
a Maria e ai tre pastorelli di Fatima.
E' pure un omaggio alla maternità fisica
e a quella spirituale, alla Donna 
che dona continuamente se stessa
per la Vita.

domenica 29 aprile 2012

Il giorno si concede alla notte

La notte si annuncia - Acquerello 2012
*
Mi sono imbattuto in questo scritto 
mentre cercavo parole colorate 
da accostare al mio acquerello.
Lo copio qui come spunto di riflessione,
magari a qualcuno piacerà leggerlo.

Non si dà amore senza possibilità di tradimento, così come non si dà tradimento se non all'interno di un rapporto d'amore. A tradire infatti non sono i nemici e tanto meno gli estranei, ma i padri, le madri, i figli, i fratelli, gli amanti, le mogli, i mariti, gli amici. Solo loro possono tradire, perché su di loro un giorno abbiamo investito il nostro amore. 
Il tradimento appartiene all'amore come il giorno alla notte.
Non è infatti vero giorno quello che non conosce la notte, e perciò concede una vita e un amore solo là dove ci possiamo fidare, dove siamo al sicuro, compresi, contenuti e contenti, dove non possiamo essere feriti e delusi, dove la parola data non è mai ritirata. 
 ........
Amore è cosa intricata, perchè sempre ci confonde e non ci si chiarisce se si ama l'altro o si ama la relazione, se si soddisfa il nostro bisogno di sicurezza o il nostro bisogno di felicità. Oppure si vuole la felicità, ma non la sua noia. Amore è un gioco di forze dove si decide a quale dio offrire la propria vita: al dio della felicità che sempre accompagna la realizzazione di sè, o al dio della sicurezza che molto spesso si affianca alla negazione di sè.
Una cosa è certa: che nella relazione, nel "noi" non ci si può seppellire come in una tomba. Ogni tanto bisogna uscire, se non altro per sapere chi siamo senza di lei o di lui. Solo gli altri, infatti, ci raccontano le parti sconosciute di noi. Gli altri, se li lasciamo parlare, senza soffocarli con il nostro bisogno di conferme che di solito, sbagliando, siamo soliti chiamare bisogno d'amore. 
(“Le cose dell'amore” di Umberto Galimberti).

venerdì 20 aprile 2012

Resistenza o resa

 Due nel vento - Acquerello 200412

Oggi non son riuscito a resistere al richiamo dei colori,
complice il fatto che sto preparando un incontro
con gli amici che mi sollecita a riflettere su proposte possibili. 
Ma anche questo tempo balordo ha il suo merito
 e un grande grazie lo devo al mio mondo naturale.
E così, con una certa foga, ho lasciato che il pennello
incontrasse la sua via per percorrere il foglio bianco
e dare forma piena ad un sentimento sempre vivo.

giovedì 5 aprile 2012

Pasqua di pioggia?

Ai piedi del Brustolè - Acquerello 2012

"Se no piove su le Palme piove sui uvi"
Sembrerebbe, questo nostro vecchio proverbio,
avere ancora spazio nonostante la pazzia del tempo.
Pioggia che ritorna come segno di speranza,
mentre la vita si affretta e non dà tregua.
Giorni 'santi' conducono alla Pasqua,
un passaggio di Luce che riapre il futuro
dopo ore di tenebra, dolore e morte.

lunedì 19 marzo 2012

40 e... oltre

 
Pioveva, stamattina, ma da poco il sole
è ricomparso per ridare luce e splendore
ai questi colori di Vita che non vogliono
cedere niente al passare del tempo.
Il ricordo intenso rimane, indelebile,
resiste anche il desiderio di camminare.
40 anni vissuti insieme, Cate ed io
dal primissimo desiderio espresso,
e ancora a sostenerci è la speranza
riferita a noi stessi e ai nostri figli che,
grazie a Dio, ci sono donati.

I narcisi di Sara si impongono...

mercoledì 29 febbraio 2012

Nel blu ci sono!

Il boschetto blu - Acquerello 280212

Ho capito da tempo che nella costante ricerca di me stesso
mi posso-devo inoltrare anche per strade sconosciute.
Qualche volta mi riesce con facilità, mi fa bene e mi rincuoro,
ma succede pure che nel proseguire oltre io perda sicurezza.
Allora mi guardo bene intorno alla ricerca di spazi familiari
e quando li ritrovo mi ci rifugio con gioia e rimango lì, in attesa.
In questo caso, con il 'mio' colore blu mi son costruito
un piccolo boschetto: risponde giusto al bisogno di silenzio.
Se per qualcuno è grande il desiderio di prendersi finalmente
un bell'anno sabbatico, per me il problema non esiste:
mi è stato donato, dovrò solo cercare di farne buon uso.

sabato 11 febbraio 2012

Belle relazioni

Inverno in valle - Acquerello 110212
cm. 25 x 23

Ieri, di primo pomeriggio, Giancarlo mi ha accompagnato alla ricerca di spunti per le nuove cornici.
Sabato 18 febbraio ci aspetta infatti la collettiva del nostro gruppo 'La via dell'acquerello', festeggiamo i 10 anni dalla sua costituzione e alcuni lavori recenti meritano senz'altro di fare bella mostra di sè.
Ogni acquerello, per quanto umile, ha la propria specifica personalità e merita quindi di trovare una veste adeguata. A volte l'incontro è immediato e convinto, altre volte il dubbio persiste a lungo e c'è bisogno di pazienza per arrivare comunque a una mediazione. E' chiaro che per soddisfare le comprensibili aspettative di chi vede nella propria opera una parte di se stesso, ci vogliono amore e fantasia, impegno nel lavoro,  intraprendenza per scoprire proposte rinnovate nelle forme e nei colori. E serve pure uno spiccato gusto per il bello, cosa che offre così sicurezza e garantisce un risultato finale spesso superiore alle attese.
Quando siamo insieme Giancarlo ed io non smettiamo un attimo di 'ciacolare'. Ieri la comunicazione era veicolata dall'ammirazione incondizionata per il paesaggio, la neve, per quanto lo strato sia sottile, resiste da molti giorni a causa delle temperature eccezionalmente basse, siberiane, responabili le correnti che purtroppo stanno mettendo in ginocchio buona parte della Penisola.
Fa troppo freddo perchè la neve riesca a scendere copiosa - ma sulle cime più elevate la si vede costante - le strade sono quindi pulite e sicure. Mentre la guida si adattava tranquilla alle continue curve che assecondano il profilo irrequieto dei nostri monti, lo sguardo si perdeva incessantemente su per i pendii rocciosi, giù fin nella valle dove scorre lento il torrente, inoltrandosi infine nell'ampio e innevato altopiano, splendido sempre, disegnato di bianco e di scure abetaie. Laggiù, alte a chiudere l'orizzonte, candide gobbe aumentano l'incanto. Tutto diviene allora uno stimolo acuto e per noi 'artisti' è impossibile non rispondere subito con gli amati colori.

mercoledì 1 febbraio 2012

Profumo di neve


Il freddo inverno - Acquerello 310112 
cm. 37x28
 
Ieri pomeriggio timidamente ha fatto la sua comparsa
la prima neve di stagione. Da qualche ora tenevo d'occhio
le cime dei monti che circondano la nostra bella valle.
Per primo ha dato segni di smarrimento il Toraro, 
poi il Paù, che pur essendo parte sud dell'altopiano di Asiago
e quindi decisamente in contatto con la pianura pedemontana, 
riesce spesso a dare vita a particolari intense turbolenze .
Quando ho visto che anche il Cimone imbiancava,
subito seguito dal Caviojo, allora mi son detto
che anche il tranquillo paesino sarebbe stato raggiunto.
Piccole, delicate faville, lente e indifferenti riempivano il cielo.
Son salito di sopra per chiudere gli infissi, proteggere la casa,
l'aria frizzante, profumata di neve, l'ho respirata a fondo, 
a risvegliare sensazioni belle sempre felicemente accolte.
Se qualche minuto di pallido sole è bastato stamane
per sciogliere lo strato sottile che velava i tetti e gli orti,
da poco più di un'ora i fiocchi si son rifatti vivi,
a disegnare con bianche linee i freddi contorni  dei tetti.
Qualche camino fuma, mentre ancora il silenzio riesce a prevalere
sul frastuono folle e interminabile cui è costretto a sottostare, 
suo malgrado, questo vecchio meraviglioso mondo incantato.

giovedì 26 gennaio 2012

Segreti del bosco

 Inverno sull'Altopiano - Acquerello 2006

Ieri sera ho ricevuto un dono inaspettato:
la possibilità di rivedere un film che mi aveva conquistato
parecchi anni fa e che mai veniva replicato,
rispetto ad altri che continuano a passare, indisturbati...

Non che mi ricordassi bene la trama,
ispirata ad un breve racconto di Dino Buzzati,
ma la bellezza e la magia delle immagini,
un ambiente naturale di straordinaria suggestione,
la storia che diventava sempre più fantastica
mi erano rimasti dentro come un'esperienza da rivivere.

Il protagonista è interpretato da Paolo Villaggio
in una maniera che proprio non gli conoscevo,
con tutto il rispetto per il grande Fracchia,
al punto che un pensiero mi è ha sfiorato la mente:
non l'avranno programmato di proposito 
nel giorno dedicato alla conversione di S.Paolo?

lunedì 16 gennaio 2012

Semplicemente vita

Il baito in inverno - Acquerello

Lungo il pendio scosceso incontro un tipico baito di montagna.
Il pallido sole pomeridiano esalta la sua struttura,
costruita con sassi che la vecchia malta riesce
ancora a tenere saldamente uniti.
Nel fitto silenzio invernale ascolto
lievi rumori che salgono dalla valle. 
La neve si è sciolta nonostante il freddo pungente
e lascia spuntare qua e là qualche ciuffo verde,
del colore del muschio.
L'atmosfera è così magica che mi avvolge e mi trattiene.
E' allora che il pensiero vola lontano, 
al mio piccolo mondo incantato,
alle scorribande di bambino allegro e vivace 
appena oltre la casa della zia Berta, in Contrà Salgarola.
Grande era la gioia che provavo nell'avvicinarmi alle nude siepi,
incurante della neve fresca nella quale affondavo fino al ginocchio,
quando il cinguettio di un piccolo uccello, pettirosso 
o scricciolo che fosse, scuoteva l'aria tranquilla e tersa.
Fissavo a lungo stupito e immobile quel fremito di piume, 
quei saltelli veloci tra i rami spogli - poche foglie raggrinzite 
interrompevano lo slancio diritto verso il cielo -
la sensazione di beatitudine che provavo era del tutto naturale.
Non il freddo, non la fame, non i pericoli, nemmeno il buio
e tantomeno la paura potevano turbare un'esistenza così serena.
Vita vera, semplicemente e inconsapevolmente Vita.
Con delusione, accoglievo la fine di quella breve avventura:
un frullio d'ali più deciso allontanava il fragile esserino 
se la mia eccessiva curiosità tentava appena un passo,
per osservare da più vicino una meraviglia della Vita.

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