Mi farebbe piacere...

Ciao e benvenuta/o in questo Blog. Mi piacerebbe tu esprimessi un pensiero sul mio mondo di colori. GRAZIE.

OSCILLARE

(Hermann Hesse) - "Già fin d'allora i sentimenti erano quelli che dovevano restare per sempre: l'incertezza del proprio valore, un continuo oscillare fra l'autostima e lo scoraggiamento, fra un idealismo al di sopra delle cose del mondo e un naturale appetito dei sensi, e come allora, anche cento volte più tardi ho visto quei tratti della mia natura talvolta come una spregevole malattia, talaltra come segno di merito."

lunedì 20 aprile 2009

Giornata di pioggia

Giornata di pioggia - Acquerello 2007

Piove e fa freddo in questa primavera capricciosa. La valle è immersa nella suggestione tipica dei giorni di pioggia, gli stessi in cui faccio fatica a resistere al richiamo dei colori di cui si riveste la mia Via Riello.
Le parole riescono spesso e bene ad esprimere il sentimento che ci muove dentro, è vero, ma per quanti frequentano i colori è quasi impossibile non affidare ad essi la comunicazione e l'espressione di quel coagulo che in alcune particolari situazioni si va formando dentro.
Ed è allora difficile frenare l'impeto, l'urgenza interiore, il pennello si muove veloce, non dà tempo per riflettere, per 'ragionare', i colori si incontrano e si mescolano quasi a prescindere dal movimento della mano.
E' quello il momento per affidarsi e credere che quanto ri-esce ci rappresenta anche se nell'immediato non riusciamo a rispecchiarvisi del tutto. Progredire nella conoscenza del sè è frutto pure di qualche coraggiosa rinuncia al controllo spasmodico cui 'normalmente' accettiamo tristemente di sottoporci.

martedì 14 aprile 2009

Sfumature

Mi piace segnalare 'Sfumature' che oggi entra con volo felice nel cielo degli amici colorosi.
Un augurio: possa regalarsi spesso uno spazio-tempo da dedicare serenamente e con gioia al gioco dell'acqua con i colori.

martedì 7 aprile 2009

Buona Pasqua!


Domani sera, aDp, sarò al convento di Condino con Cate. Vivremo lassù il Triduo Pasquale, saranno giorni di silenzio, di ascolto, di preghiera.
Esprimo ora perciò il mio augurio sincero: alle persone che si impegnano, con coraggio e perseveranza, a dare un senso al loro credere in Cristo. Ad ogni persona che intenda dare alla vita tutto il valore che merita, al di là di gioie e sofferenze che ne costituiscono il succo quotidiano.
Non è per niente scontato che le vicende della vita ci vedano gioiosi e vittoriosi protagonisti. Non è quindi per niente facile affrontare i giorni mantenendo salde serenità e fiducia.
Fin troppo spesso a prevalere sono invece momenti di incertezza se non di smarrimento, grande sofferenza e morte. Continuamente prendiamo atto di quanto le nostre fragilità siano profonde e insuperate.
Gesù ha accettato la sua vita fino in fondo. La sua obbedienza non è stata cieca ma piena di consapevolezza, una scelta ripetuta anche nel momento tremendo dell'abbandono.
Un testimone così merita grande rispetto e, da parte di chi ci riesce, anche sequela.

mercoledì 1 aprile 2009

Ripensando Venezia


Complice l'ora legale, credo, rischio di dare ancor più credito al detto "Aprile dolce dormire"... Mattine un po' stralunate, ma non manca la responsabilità di condizioni meteo (e non) che durano da troppo tempo e fanno quindi sentire ancor più il loro peso. A Parte ciò, trovarmi ad ammirare Venezia nei lavori di Laura e Mario mi ha fatto ripensare (ieri sera mentre incoraggiavo il sonno) a quel sabato di Giugno del 2002, in uscita a Venezia con gli amici del corso UniPop.

Racconto di allora un episodio carino che anche recentemente ho condiviso con il gruppo. Nel primo pomeriggio si stava lungo il Canal Grande, appena discosti dalle Pescherie Vecchie, intenti ai colori vivissimi da mettere su carta. Moreno, seduto tranquillo e comodo su di un gradino, nemmeno si rendeva conto di farmi da soggetto. Una distinta signora, che si stava avvicinando con una borsa al braccio, si fermò proprio di fianco a lui. Dopo qualche istante, ritenendola incuriosita, Moreno le chiese se provasse interesse per l'acquerello. La risposta che udimmo, seria e compassata, fu di tutt'altra specie: "Veramente dovrei entrare in casa, se lei cortesemente si volesse spostare...". Naturalmente il nostro amico si alzò di scatto, scusandosi in bella maniera, mentre a noi un sorrisetto divertito è venuto spontaneo e volentieri ce lo siamo concessi. Ah, quasi dimenticavo: l'altra sera in tv dicevano che una ricerca dei soliti Americani ha ribadito come il riso faccia davvero molto bene al... sangue e a tanto altro!.

Anche nel '98, lungo Canale Giudecca, dopo aver affrontato con pazienza il cordame della chiatta, ero stato attratto dalla simpatica visione di un'amica ben piantata davanti a me e decisa a portare a termine il suo lavoro. Bei momenti, da rivivere appena possibile, per non doverli... rimpiangere.

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