Mi farebbe piacere...

Ciao e benvenuta/o in questo Blog. Mi piacerebbe tu esprimessi un pensiero sul mio mondo di colori. GRAZIE.

OSCILLARE

(Hermann Hesse) - "Già fin d'allora i sentimenti erano quelli che dovevano restare per sempre: l'incertezza del proprio valore, un continuo oscillare fra l'autostima e lo scoraggiamento, fra un idealismo al di sopra delle cose del mondo e un naturale appetito dei sensi, e come allora, anche cento volte più tardi ho visto quei tratti della mia natura talvolta come una spregevole malattia, talaltra come segno di merito."

lunedì 11 gennaio 2016

Nel bosco invernale


Il bosco in inverno - Acquerello 2016

Ieri sera, prima di andarmene di sopra per la notte, ho dato uno sguardo ai libri che tengo a portata di mano nella libreria del salottino, dove la sezione "arte" mostra vari manuali che parlano di pittura ad acquerello. Anche in questi primi giorni dell'anno sfoglio pagine che mi riportano dentro l'atmosfera ovattata dei colori, ma la cosa migliore è che dalla carta scritta son passato alla carta... bianca. 
Ormai sentivo che i giorni del Nuovo Anno non potevano continuare a scorrere via veloci senza che io riprendessi in mano pennelli e colori. Mi trovo ancora disperso in un bosco intricato, è vero, ma voglio aggiungere parole che suonano di buon auspicio.
Sono tratte da "La visione di un monaco" di Raffaele Luise, libro che don Bernardino, parroco a Velo per 20 anni - l'altro giorno è arrivato alla bella età di 92 anni -, ha regalato a me e Cate nell'ormai lontano 2001. Questo post vuole quindi essere anche il mio augurio insieme ad un grazie grande e riconoscente per il suo affetto sincero che ancora ci accompagna.

"Salire a Camaldoli è compiere un viaggio nell'anima, un entrare dentro se stessi, un ritorno fresco e sorgivo all'essenziale, un riattingere la linfa vitale dell'esistenza minacciata dalla confusione e dalla pochezza di una vita sociale sempre più priva di senso e piena di sciocca violenza, il riaprirsi con stupore al mistero del divino.
... mi ritrovai nella stupefacente foresta, regina incontrastata del luogo che, come magnifico monastero a cielo aperto, cinge tutt'attorno il cenobio, ad un'altezza di 800 metri, e che poi per un sottobosco che profuma di muschio e di acqua, s'inerpica, tra abeti bianchi e pini neri, fino ai 1100 metri dell'eremo.
E ti cattura, lungo l'ascesa, il particolarissimo silenzio di Camaldoli. Un silenzio profondo, evocativo, quasi profumato. Un silenzio che si apre come uno scrigno e lascia a tratti emergere il respiro della foresta. E come ti seducono  le "voci" di Camaldoli! Le acque vive del torrente omonimo, che ti accompagna fino all'eremo, e che si spezza in mille tronconi e da mille parti torna poi a congiungersi fra policromi tappeti di fiori; il rumore alto del vento, severo e a tratti inquietante; il canto degli uccelli e il verso raro di tante specie di animali selvatici: i camosci, il cervo, la lepre, la volpe.
E sali, sali ancora. Arrivi finalmente al laghetto di Metaleto, circondato da una corona di abeti altissimi che svettano in circolo a indicarti la purezza e la luminosità cristallina del cielo. Ed è allora, che confuso col vento senti riecheggiare da misteriose lontananze l'eco di antiche litanie: il canto, la preghiera e il dolore di moltitudini di monaci che qui si sono succeduti da mille anni..." da "La visione di un monaco - Il futuro della fede e della Chiesa nel colloquio con Benedetto Calati" - di Raffaele Luise - Cittadella Editrice.

N.B.: a Camaldoli Cate ed io ci siamo arrivati durante il nostro viaggio di nozze... era una delle mete importanti che, nei dintorni di Assisi, volevamo toccare.

3 commenti:

Arianna ha detto...

Belle e delicate pennellate di colore! Ciao, Arianna

Il legno di Carmen ha detto...

Bello il tuo dipinto, come sempre abbinato a bellissimi pensieri o racconti di vita vissuta. Complimenti, come sempre un ottimo lavoro. Ciao Carmen

JANE MINTER ha detto...

dense + beautiful "bosco" ...buon anno luigi

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